Una ragazza agile e flessuosa, abile nel contorsionismo. Ha lunghi capelli scuri che tiene avvolti attorno al corpo; se necessario li scioglie in un attimo e li usa come arma o come fune per salire sugli alberi. È però spesso troppo impulsiva e tende a compiere scelte frettolose. Si è sempre dimostrata poco disposta ad accettare la disciplina, tranne se orientata all’allenamento fisico. Indossa calzature verdi, sottili e a punta, sembrano brillare quando effettua salti e giravolte. Quando il suo amico Ramìl temporeggia, strizza l’occhio al geco Jek Jek perché cambi colore e segnali che è il momento di darsi una mossa.

Piccolo, tarchiato. È un ragazzino riflessivo, il suo problema è che spesso ragiona troppo e non sa decidersi tra le scelte possibili. Sulla sua spalla c’è l’inseparabile Jek Jek: il geco che si diverte a mettergli paura con cambi di colore accecanti e frequentissimi urletti. A volte Ramìl incrocia le braccia e dice a Jek Jek di non volerlo più portare con sé, perché è stufo dei suoi scherzi, ma l’amico mutevole sa farlo ridere e tornare sui suoi passi: il loro legame è stretto e sincero. Può apparire goffo, Ramìl, con la sua andatura ciondolante. Quando però parte in velocità è come un cinghiale e Jek Jek adora incitarlo a dare il cento percento nello scatto. Ha uno zaino dove custodisce diverse sorprese, anche dei sacchetti di zanzare fritte per Jek Jek.

Un geco affettuoso, che se ne sta spesso attaccato a Ramìl, sulle sue spalle. A volte di colpo cambia colore e sembra quasi illuminarsi, emettendo vari urletti, perlopiù per avvertirlo di un pericolo in arrivo. Questo pericolo, però, è una scusa per costringere l’amico a mollare l’indecisione. È azzurro, con due occhi enormi e la lingua rosso fuoco. Ama ridacchiare e prendere in giro le persone, adora quando l’amico Ramìl parte di scatto: lo incita a battere ogni record di velocità. Ama mordicchiare le braccia o le spalle di chi non lo ascolta e il suo piatto preferito sono le zanzare fritte, Ramìl nello zaino porta vari sacchetti di questa croccante prelibatezza.

Un uomo mai sorridente, magro magro, con la pelle grigia. Il suo abito da consigliere reale è una lunga tunica viola scuro, le sue mani sono sorprendentemente grandi e verdi. Molti ne hanno paura e non gradiscono stargli vicino, anche per via dell’alito.
Il principe Galy più volte lo prende in giro o lo tratta come una persona comune. Ma Abu Damal non è un uomo normale: ha confidenza con le arti magiche, in particolare coi sortilegi.
La sintonia però si è spezzata: Abu Damal non può tollerare che l’acerbo principe Galy ignori ogni suo consiglio e la sua vendetta ricadrà sulla intera popolazione di Pongapol.

È un giovane regnante entusiasta, piroettante, con delle treccine in testa che sembrano muoversi da sole. Secondo il popolo, sono dei serpentelli senza occhi e senza bocca. I suoi vestiti sono sgargianti e fluttuanti, in linea col suo carattere frizzante.
L’unica persona con cui tende a mostrare il broncio è il consigliere Abu Damal: non ha voglia di ascoltare i suoi suggerimenti noiosi. Il suo obiettivo è che il popolo dei Ponga Ponga migliori di continuo, scegliendo tra le innovazioni da lui proposte quotidianamente.
Conosce bene la scienza e si circonda di studiosi che devono mettere in pratica le sue idee, peccato che in fondo nessuno sembri capace di stare al passo col suo ritmo super frenetico.

È il gemello del principe, sempre sorridente e dalla battuta pronta. La sua camminata è dondolante, le sue scarpe di qualche taglia in più del necessario. Adora il succo Jamu perché ricco di vitamine, perciò è l’unico nel villaggio a non avere bevuto l’acqua stregata del pozzo. Si rende disponibile ad aiutare Kayla e Ramìl a creare l’antidoto e far sì che il popolo di Pongapol non resti pietrificato. Conosce un po’ le arti magiche e in fondo non ha niente di meglio da combinare. In cambio, chiede però di ricevere in dono il Just Jungle.

Floc è la guida della comunità degli scimmiani, Nur è la massima autorità nell’ambito dell’esecuzione delle leggi.
Floc è un macaco, Nur una donna dai capelli biondi. Nel villaggio di Ubud, però, non esiste distinzione tra scimmie e umani: i macachi parlano e camminano in posizione eretta proprio come gli umani.
Gli scimmiani vestono tutti abiti semplici e differiscono tra loro solo per la quantità di pelo sulle braccia e sul viso.
Sono gelosi del proprio territorio e non accettano ospiti, a meno che questi non si sottopongano alle loro leggi.

Una pianta alta e slanciata, dotata di parola e di grazia. Ondeggia muovendo i rami e facendo scuotere le foglie, verdi e gialle. Non va molto d’accordo con gli umani, perché troppo spesso trattano male i suoi amici alberi; è seria e temibile. Ha il potere di governare su ogni essere vegetale, esige massimo rispetto e gentilezza. La sua chioma è un elegante cespuglio con decine di fiori rossi.

I varani sono lucertoloni giganti, di tre metri di lunghezza e cento chili di peso. Verdi, dalle mandibole e dai denti non troppo diversi da quelli degli squali. Il Re dei varani è il loro capo e può apparire poco socievole. In realtà è solo un po’ difficile da accontentare ma diventa molto ben disposto se lo si coinvolge in una sfida di indovinelli. Gli è stato donato in un lontano passato il Just Jungle, il libro grazie a cui ha imparato il linguaggio degli umani; lo regalerà a Ramìl e Kayla a patto che risolvano ogni suo grattacapo.